La presenza della camorra nella SSC NAPOLI

ITI MARIE CURIE NAPOLI

Sin dal 1926,ovvero, dalla nascita della SSC NAPOLI c’è sempre stato un ambiente camorristico all’interno della società.

Inizialmente  il coinvolgimento è nato proprio tra camorra e calciatori, parliamo proprio tra il clan giuliano e Diego Armando Maradona. I membri del clan giuliano vendevano la droga a Diego e inoltre gli davano la massima protezione nella città. Con il passare del tempo i coinvolgimenti sono aumentati si sono creati rapporti t ra camorra e tifoseria, facendo diventare le curve una sorta di piazza di spaccio. Inoltre i capo ultras avendo collegamento con la camorra napoletana hanno un forte potere nella società , facendo assumere membri nello staff della SSC NAPOLI. Una forte figura di tutto questo abuso cam orristico prima del
suo pentimento è stato GENNARO DE TOMMASO detto «GENNY A CAROGNA».

Chi è «GENNY A CAROGNA»?
Gennaro De Tommaso conosciuto a tutti come Genny a’Carogna. È salito agli onori della cronaca nella notte della finale di

 Coppa Italia tra Napoli e Fiorentina del 2014. Il capo ultràs della Curva A degli azzurri appartenente al Gruppo Mastiffs mediò in quell’occasione con dirigenti, forze dell’ordine e calciatori. Era il 3 maggio 2014. Quel pomeriggio il tifoso del Napoli Ciro Esposito venne ferito mortalmente da alcuni colpi di pistola all’esterno dello stadio Olimpico di Roma.

Gennaro De Tommaso è figlio di Ciro De Tommaso, in passato affiliato al clan Misso del Rione Sanità.
A’Carogna è stato arrestato e condannato a 20 anni per associazione a delinquere, resistenza a pubblico ufficiale e traffico internazionali di stupefacenti . De Tommaso fu accusato di essere a capo di un traffico internazionale di cocaina tra Napoli, il Sudamerica e Amsterdam. Nel marzo 2019 è diventato collaboratore di giustizia. In Appello ha ricevuto quindi uno sconto di pena a 9 anni con concessione dei domiciliari.

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